Con il trentesimo compleanno mi sono accorta all'improvviso di stare invecchiando. Tra dieci anni entro negli anta e il senso di angoscia è opprimente. Non ho ancora fatto quella cosa lì, potevo far meglio quell'altra... So di aver ulteriori anni di permanenza sulla Terra ma è ugualmente terribile come sensazione. E tutto questo si è riversato anche sui libri: facendo un certosino lavoro di selezione, non ne ho letti 40 come auspicavo, fermandomi invece a 24. Già, ancor meno del 2016 (QUI), dove accelerando i tempi e privilegiando letture più brevi giunsi a portarmene a casa 30 tra romanzi e saggi.
Le trenta primavere mi hanno aiutata a scegliere meglio nel mucchio per cui a dire basta a libri-fotocopia di altri, come basta a quelli che molto probabilmente non andranno a parare da nessuna parte o da cui non se ne caverà alcun insegnamento/cambiamento. Così facendo le letture deludenti si sono rivelate assai esigue di numero, mentre per le più belle mi son trovata di fronte ad esclusioni a volte sofferte. Quelle però che tratterrò a lungo nel cuore sono le seguenti (in ordine cronologico per non far torto ad alcuno):
1984 di George Orwell
Cioccolata a colazione di Pamela Moore
Il coniglietto di velluto di Margery Williams
Trainspotting di Irvine Welsh
Soul On Fire: Peter Steele tra Carnivore e Type O Negative di Jeff Wagner
Il mercante di Venezia di William Shakespeare
Il 2017 che sta chiudendosi ha comunque fatto segnare come vittoriosi un paio di traguardi: ho letto più libri in formato cartaceo (20 contro 4 ebook! E successivamente un ebook l'ho acquistato cartaceo) e ho rispettato la wishlist il più che ho potuto. Naturalmente, come sempre, non ho potuto resistere alle nuove uscite come E poi ci sono io di Kathleen Glasgow o Il peso della felicità di Cobainsbaby, e neanche alle nuove entrate degli utenti della blogosfera, come nel caso di Platonic Sex di Ai Iijima. Tanto meno a bancarelle e mercatini, ormai miei fedelissimi spacciatori, dove con qualche moneta si possono incappare in veri e propri tesori dimenticati... ma anche in colossali cantonate! Rimembrate la mia foto? xD A mia discolpa posso dire di aver dato alla proprietaria della bancarella 'soltanto' € 3!
Le letture peggiori per quanto mi riguarda sono (e qui l'ordine è decrescente):
Milk and Honey di Rupi Kaur
Io sono leggenda di Richard Matheson
Per Milk and Honey sono un po' dispiaciuta, consigliato da Saji Connor su Instagram, mi aspettavo una lettura pregna di riflessioni e decisamente potente, un libro insomma che ogni donna dovrebbe leggere almeno una volta. Invece non erano poesie quelle che vi ho trovato ma sottospecie di haiku moderni e pagine di diario su amori finiti, qualche buona frasetta qui e là, e disegni abbastanza brutti. Non mi sento di consigliarlo, ma penso che in una maniera o nell'altra me ne disferò presto.
Io sono leggenda, letto insieme a Giusy, strano a dirsi abbiamo entrambe preferito il film con Will Smith. Che poi noi ci teniamo che la trasposizione cinematografica sia proposta il più fedelmente possibile sul grande schermo... stavolta un plauso a regista e sceneggiatori perchè, seppur con un messaggio differente nel finale, la storia di Robert Neville vogliamo ricordarla in questo modo.
A voi com'è andata l'annata? Quali letture sono state meritevoli e quali da archiviare? Raccontatemi un po' se ne avete voglia, o lasciatemi direttamente il link al vostro post se anche voi avete pubblicato un recap!
Se ancora non ci seguiamo, prima di darmi nuovamente per dispersa ricordate che mi trovate quasi giornalmente su Twitter e ogni mese con una manciata di foto su Instagram (no, Facebook non ce l'ho fatta a ricrearlo. Sarà stato un bene o un male?)
E un eccellente nuovo anno a tutti ♥♥♥